Figure apicali: la polizza adatta
Al di là dell'ambito familiare, una polizza è spesso stipulata in ambito aziendale per assicurare un dipendente o un socio dai rischi che l'attività lavorativa presenta o, comunque, da imprevisti che possono destabilizzare l'andamento dell'attività aziendale.
Questa opportunità ha degli indubbi vantaggi perché consente non solo di affrontare al meglio eventuali incidenti occorsi sul luogo di lavoro ma anche perché permette di garantire la continuità del business aziendale. Ciò è vero soprattutto quando viene a mancare una figura che nel contesto aziendale è considerata “indispensabile” o “insostituibile”: in questi casi rimpiazzare quella stessa risorsa diviene particolarmente difficoltoso e disporre del capitale garantito da una speciale tipologia di polizza che consente a un'azienda di figurare sia come contraente che come beneficiario, significa avere a disposizione una congrua risorsa per affrontare questo imprevisto. Il primo caso che occorre considerare, quando parliamo di risorse “difficilmente sostituibili” è quello delle figure apicali, ovvero di quelle risorse, come l'amministratore delegato, il direttore generale o il presidente, che sono chiamati a prendere le decisioni più importanti per l'azienda e per il suo sviluppo. Per comprendere perché, per un'azienda di dimensioni medio-grandi, possa essere pressoché indispensabile avere un'assicurazione nei confronti di queste risorse occorre immaginare un evento improvviso come la loro morte e cercare di immaginare che cosa succederebbe. Anche se probabilmente i processi produttivi di un'azienda proseguirebbero normalmente, dal momento che, almeno in un'impresa di dimensioni medie o grandi, sono gestiti soprattutto dai quadri intermedi e dalle stesse maestranze, la realtà industriale risulterebbe comunque priva della sua “testa” ovvero della risorsa deputata a prendere le decisioni strategiche. Sostituire questo tipo di risorse è impresa non da poco: soprattutto per i ruoli manageriali trovare un profilo adeguato a rimpiazzare quello improvvisamente venuto meno, può richiedere molto tempo e un ingente impiego di risorse economiche dal momento che, nella ricerca e nella selezione della nuova risorsa, dovrebbero essere coinvolti dei professionisti del settore delle risorse umane in grado di individuare, attraverso attività di recruiting, colloqui e selezioni, una valida alternativa. Si tratta di un processo tutt'altro che semplice, che necessita di tempi lunghi e che, dati i suoi costi elevati, può essere reso possibile solo con delle risorse economiche dedicate: per questo disporre di una polizza che, al momento opportuno, permetta di usufruire di un capitale cospicuo, diventa molto utile.
La polizza adatta per le risorse strategiche
Caso non del tutto dissimile è quello di risorse strategiche che nell'impresa svolgono ruoli chiave e che, per il loro specifico profilo, possono essere difficilmente sostituite, qualora venissero improvvisamente a mancare. Si tratta di dipendenti che, pur non ricoprendo ruoli apicali, risultano indispensabili nel processo produttivo: basti pensare, ad esempio, a figure come il direttore creativo di un'agenzia pubblicitaria o al designer di un'azienda d'arredamento o di una casa di moda che, in contesti metropolitani come quello di Roma o di Milano, sono particolarmente riconosciute e apprezzate. In tutti questi casi disporre di una polizza vita dove figura come assicurato una di queste risorse significa avere la possibilità di disporre di un capitale utile non solo per un processo di selezione del personale ma anche per affrontare un periodo che, proprio per la mancanza di quella stessa risorsa, potrebbe essere caratterizzato da una minore quantità di commesse o da processi lavorativi più lenti e difficoltosi.
L'assicurazione per i soci
Ultimo aspetto in cui un'assicurazione sulla vita può rivelarsi uno strumento decisamente utile in caso di eventi improvvisi è quello legato all'assetto societario di un'impresa. Le polizze assicurative del ramo vita, infatti, a specifiche condizioni, consentono di assicurare le quote societarie possedute da un singolo socio. In caso di morte i beneficiari, generalmente corrispondenti agli eredi del socio, dispongono di un capitale che li mette nelle condizioni di riacquistare quelle stesse quote, evitando, in tal modo, tutte le possibili discontinuità nell'assetto di una società che, determinate dalla morte del socio stesso, potrebbero facilmente gettare l'impresa in una situazione di stallo.