Che cos'è una polizza vita LTC

Questo è un particolare prodotto assicurativo che offre una copertura specifica non per il rischio di morte o per il rischio di permanenza in vita quanto, piuttosto, per il rischio di non autosufficienza nel compimento delle azioni più comuni della vita quotidiana.
Per comprendere quest'ultima espressione non dobbiamo mettere alla prova la nostra fantasia o il nostro intuito ma, come sempre avviene nel settore assicurativo, individuare il riferimento normativo adatto a delineare questo genere di rischio. Nella fattispecie si tratta del Decreto Ministeriale del 22 Dicembre 2000 dove viene esplicitamente chiarito che per “fatti della vita quotidiana” si intendono eventi quali l'assunzione del cibo, l'espletamento dei bisogni, delle funzioni fisiologiche e dell'igiene personale, o anche eventi quali una camminata entro le mura di casa o all'esterno dell'abitazione o, ancora, come l’indossare gli indumenti.
Lo stesso decreto definisce anche i casi in cui è possibile parlare di non autosufficienza: oltre a quelli in cui si realizza l'impossibilità di svolgere le azioni descritte sopra, non si dà più autosufficienza anche quando un soggetto ha bisogno di una continua sorveglianza poiché non ha più la capacità di autodeterminarsi autonomamente.
In tutti questi casi è possibile attivare una speciale polizza vita, la Long Term Care, appunto, pensata proprio per finanziare le cure mediche necessarie ai lungo degenti o anche la permanenza di anziani non più autosufficienti in una casa di riposo o in una struttura di accoglienza. Una soluzione, quest'ultima che sembra sempre più diffusa, soprattutto in grandi città come Roma, dove il problema della tutela e della cura della popolazione anziana è particolarmente evidente.

Le detrazioni

L'assicurazione Long Term Care prevede, come gli altri prodotti di questo genere, delle detrazioni fiscali sui premi versati. Ciò significa che una parte dei premi versati andrà a decurtare l'importo netto delle tasse da pagare, dopo l'applicazione dell'aliquota di riferimento all'ammontare dei nostri redditi.
La detraibilità dei premi versati per le assicurazioni sulla vita, già disciplinata nell’art. 15, comma 1, lettera f), del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi, è stata modificata e riformata dalla Legge 124/2013. In base a quest'ultima norma è possibile detrarre, per i prodotti assicurativi stipulati o rinnovati dal 1 Gennaio 2001 in poi, il 19% di quanto versato entro il limite massimo di 1.291,14. Ciò significa che se il premio annuo versato sarà, ad esempio, di 800,00 euro, la quota detraibile sarà, allora, pari al 19% di 800,00 euro ovvero pari a 152,00. Se, invece, il premio annuo versato ammonterà, ad esempio, a 1500,00 euro, la quota detraibile sarà comunque calcolata sull'importo massimo di 1.291,14 euro; ciò, implica, allora, che l'importo massimo detraibile per questo tipo di polizze sarà il 19% di 1291,14 euro, ovvero 245,31 euro.

Differenze con altre assicurazioni sulla vita

In buona sostanza, se consideriamo le soglie di detraibilità per le altre tipologie di prodotti assicurativi del ramo vita, ovvero per le polizze che garantiscono il rischio di morte o il rischio di un'invalidità permanente superiore al 5%, ci troviamo in questo caso con un limite di detraibilità più elevato, dovuto all'importo più elevato dei premi per una polizza vita LTC che deve offrire garanzie economicamente più impegnative. Dal periodo d'imposta 2014, infatti, per i premi pagati per assicurazioni che hanno per oggetto il rischio di morte o il rischio di invalidità totale o permanente superiore al 5% è possibile usufruire di una detrazione del 19% su un importo massimo di 530,00 euro. Ciò implica che l'importo massimo che è possibile detrarre ammonta a 100,70 euro, meno della metà di ciò che è possibile detrarre per un prodotto assicurativo Long Term Care.
Questa differenza può probabilmente trovare una spiegazione nel tipo di rischio specifico che i due tipi di polizze vanno ad assicurare: un'assicurazione LTC è sicuramente un prodotto economicamente più impegnativo dal momento che, se il capitale assicurato dovrà poter garantire al beneficiario la possibilità di pagare ingenti spese di carattere assistenziale quali un infermiere a domicilio o il soggiorno in una casa di riposo o di cura.

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