I rami della polizza vita
Per decidere qual è la polizza più adatta alle nostre esigenze è opportuno cercare di comprendere, almeno sommariamente, che cosa sono i rami delle assicurazioni. Si tratta di una classificazione degli stessi prodotti assicurativi che trova la sua origine nel Codice delle Assicurazioni e che è stata realizzata tenendo conto delle specifiche caratteristiche e delle garanzie che i differenti prodotti assicurativi offrono. Proprio perché si tratta di una classificazione prevista dalla normativa vigente è opportuno ricordare che un qualsiasi contratto assicurativo deve evidenziare, in modo chiaro e inequivocabile, il ramo della polizza che viene proposta e che le modalità di vigilanza e le autorità preposte a tale attività, variano al variare della specifica polizza vita sottoscritta.
La polizza vita Ramo I
Nel Ramo I rientrano le assicurazioni sulla vita vere e proprie ovvero tutti quei prodotti assicurativi che possono essere ricondotti ad una polizza vita collegata alla durata dell'esistenza di un individuo. Queste polizze, dette anche rivalutabili, sono collegate al rendimento di una gestione separata ovvero di un fondo di investimento appartenente alla stessa compagnia assicurativa che le propone, ossia a un particolare strumento finanziario previsto nel settore assicurativo.
Si tratta, in altri termini, delle assicurazioni sulla vita vere e proprie che garantiscono una copertura in caso di morte dell'assicurato o in caso di invalidità totale e permanente: tra di esse possono essere annoverati prodotti come la polizza vita temporanea caso morte o l'assicurazione caso vita.
I prodotti afferenti a questo ramo sono disciplinati dal Regolamento Isvap n. 35/2010 dove è possibile comprendere in che modo deve essere redatta la documentazione contrattuale, ovvero il Fascicolo Informativo e quali sono le questioni di trasparenza che devono essere maggiormente rispettate.
Assicurazioni di altri rami
Al Ramo III afferiscono le polizze unit linked e index linked: si tratta di prodotti d'investimento correlati a fondi interni della compagnia assicurativa che li propone oppure al valore di indici di mercato o ad altri valori di riferimento. Piuttosto che di vere e proprie polizze assicurative si tratta di prodotti d'investimento veri e propri, consigliati solo a utenti esperti in questioni finanziarie, per l'elevato profilo di rischio che presentano. Le modalità di redazione del prospetto d'offerta, l'altra documentazione contrattuale e le questioni relative alla trasparenza, sono disciplinate, per questo tipo di prodotti, dal Regolamento Emittenti Consob mentre le questioni relative alla gestione del contratto sono soggette al controllo IVASS.
Al Ramo IV afferiscono le cosiddette polizze Long Term Care (LTC) ovvero le polizze per malattie e quelle che garantiscono una rendita qualora all'assicurato venga a mancare la completa autosufficienza; queste assicurazioni sono regolate dal Regolamento Isvap n. 35/2010, dove vengono descritte sia le modalità di redazione del Fascicolo Informativo sia le specifiche relative alla questioni di trasparenza.
Tutti i generi di polizza vita che danno diritto a godere di un capitale con un rendimento, indipendentemente dal fatto che si sia o no verificato il rischio (generalmente la morte dell'assicurato) che il contratto assicurativo garantisce, afferiscono al Ramo V e sono conosciute anche come polizze di capitalizzazione. Si tratta di prodotti particolarmente apprezzati da professionisti, imprenditori e clienti di fascia media e medio-alta che vivono soprattutto in grandi città come Roma, per gli apprezzabili rendimenti che permettono di ottenere, essendo collegati a gestioni separate o ad altri fondi interni della compagnia assicurativa. La documentazione contrattuale è redatta secondo le specifiche previste dal Regolamento Emittenti Consob mentre le questioni relative alla gestione del contratto sono controllate dall'Isvap.
Nel ramo VI, infine, rientrano i fondi pensionistici complementari (FIP e FPA). Anche in questo caso ci troviamo di fronte a prodotti che negli ultimi anni hanno riscosso un apprezzamento crescente: molti clienti, giovani e meno giovani, vedono nel proprio futuro professionale e previdenziale, crescenti incertezze e decidono, così, di tutelarsi attraverso un prodotto che garantisca loro un sussidio pensionistico aggiuntivo, rispetto a quello ottenuto dal sistema pubblico o dalle casse di previdenza professionali. Tali prodotti sono disciplinati dalla legge 252/2005 e sottoposti alla sorveglianza della Covip.