I vantaggi di una polizza in ambito familiare
Quando si incontra un agente che ci propone una polizza la prima domanda che ci poniamo è se sia davvero di un investimento conveniente: ancor prima di capire di cosa si tratti, come funziona l'investimento, quale sarà l'impegno economico da affrontare e quali saranno i reali benefici a cui si va incontro, ci chiediamo, soprattutto in tempi come i nostri, dove le banche e gli istituti di credito sono entrati nell'occhio del ciclone, se davvero valga la pena di sostenere questa spesa.
Per capire i benefici di questi prodotti è opportuno immaginare cosa succederebbe se si configurasse realmente il rischio per il quale ci si è assicurati e tentare di comprendere quali potrebbero essere gli effetti che un'assicurazione sulla vita riuscirebbe a produrre, in particolare per la persona o le persone che sono state indicate come beneficiari di quella stessa polizza.
Una qualsiasi assicurazione sulla vita ha lo scopo principale di garantire un reddito costante in caso di morte della persona che figura come assicurato. Cerchiamo di comprendere meglio con un esempio pratico: se ad esempio il capo famiglia stipula una polizza dove figura anche come assicurato e indica come beneficiaria la moglie nel caso, nefasto, in cui si configuri davvero la sua morte la moglie godrà di un premio o di una rendita che le permetterà di affrontare il periodo successivo dove, sicuramente, il bilancio familiare sarà molto meno roseo, dal momento che i redditi prodotti dal capofamiglia stesso scompariranno.
Una situazione simile si configura quando il principale percettore di reddito di un nucleo famigliare contrae un'assicurazione indicando come beneficiari i figli minori: anche in questo caso il contraente-assicurato riuscirà a garantire ai propri familiari un tenore di vita costante, infatti, se ad esempio scegliesse di ottenere dalla sua polizza una rendita, riuscirebbe a garantire un aiuto economico costante che consentirebbe, a soggetti non ancora economicamente indipendenti, di affrontare più serenamente esperienze come quella della formazione universitaria.
Altro caso particolarmente importante da considerare è quello delle famiglie monoreddito: anche qui un'assicurazione sulla vita può diventare un aiuto indispensabile per la vedova o per l'orfano che si ritrovano senza il capofamiglia.
Perché associare la polizza vita al mutuo
Altro caso in cui una polizza sta diventando sempre più importante, se non addirittura obbligatoria perché specificamente richiesta dall'istituto di credito, è quello in cui una famiglia decide di esporsi a un debito importante. Che si tratti di un mutuo, di un prestito, o di un altro tipo di investimento, valutare l'opportunità di associare una polizza temporanea caso morte è sempre una scelta lungimirante, dal momento che con tali forme di investimento la famiglia contrae l'obbligo di versare periodicamente del denaro (la rata mensile del mutuo) per un arco prolungato di tempo. Anche in questo caso, qualora in un nucleo famigliare venisse improvvisamente meno il principale percettore di reddito, i congiunti rimasti in vita si troverebbero ad affrontare un'eventualità non semplice da gestire, dal momento che dovrebbero, continuare a pagare per il mutuo ottenuto fino alla sua estinzione. Con una polizza questa incombenza risulterebbe di sicuro meno gravosa, dal momento che il capitale o la rendita ottenuti, consentirebbero di coprire in tutto o in parte le spese da sostenere per la rata mensile.
Un aspetto collaterale da non sottovalutare, in quest'ultimo caso, è la tranquillità che l'assicurazione assicurerebbe ai congiunti: mentre il denaro ottenuto dalla compagnia assicurativa consentirebbe di coprire le spese per il mutuo, infatti, i familiari continuerebbero a perseguire comodamente i propri progetti personali e professionale, nonostante un grave imprevisto.
Assicurazioni per le aziende
L'ultima eventualità in cui una polizza sulla vita diventa davvero utile è quando l'assicurato è un professionista che svolge una funzione strategica in ambito aziendale e che ricopre una posizione apicale. Qualora una risorsa di questo genere venisse a mancare sarebbe oltremodo difficile rimpiazzarla in tempi brevi e l'azienda subirebbe di certo un danno economico non indifferenza senza il professionista che ricopriva un ruolo chiave: per fare qualche esempio è possibile pensare all'amministratore delegato di un'azienda ma anche a un creativo in un'agenzia pubblicitaria o in una casa di moda. L'assicurazione, allora, risulterebbe quasi indispensabile per dare continuità al business e affrontare la ricerca di una risorsa simile in grado di ricoprire lo stesso ruolo.