Il rendimento di una polizza vita
Soprattutto a proposito di un'assicurazione di ramo I, ovvero rivalutabile è opportuno approfondire le modalità di calcolo del rendimento e distinguere alcuni concetti importanti che ogni contraente deve aver cura di verificare, al momento della stipula del contratto di assicurazione, quali il tasso tecnico e il rendimento minimo garantito.
Le assicurazioni rivalutabili di Ramo I, quelle che destinano i proventi ottenuti dai premi pagati dai contraenti alla Gestione Separata, ovvero a un fondo gestito autonomamente dalla compagnia assicurativa, in modo separato da tutta la restante attività finanziaria, prevedono una rivalutazione annuale del capitale versato, incrementato da una parte del rendimento finanziario ottenuto dalla compagnia.
Per tasso tecnico si intende il tasso di interesse annuo composto riconosciuto anticipatamente dalla compagnia, ovvero già calcolato nella prestazione iniziale; generalmente nella clausola di rivalutazione, inserita tra le condizioni generali di assicurazione, è indicato anche lo stesso tasso tecnico.
In alternativa potrebbe essere indicato il rendimento minimo garantito ovvero quel tasso che indica il rendimento assicurato, a prescindere dal reale andamento della Gestione Separata. Questo elemento è di certo un indice della sicurezza di prodotti come le assicurazioni rivalutabili che garantiscono un profitto certo, seppur non elevato, e sono preferite da un gran numero di clienti di Roma e di altre grandi città italiane.
Se le condizioni generali indicano sia il tasso tecnico che il rendimento minimo garantito ci troviamo di fronte a un ulteriore garanzia, dal momento che il secondo viene calcolato e stimato in base al primo e, quindi, se è superiore ad esso, indica la presenza di condizioni finanziarie migliori e più certe.
Tassi della polizza vita: alcuni esempi
Come già chiarito il tasso tecnico è il rendimento già calcolato nella prestazione iniziale ciò significa che il capitale garantito a scadenza del contratto (prestazione iniziale) tiene già conto dell'applicazione del tasso tecnico al premio annuo versato. Se, ad esempio, abbiamo un premio annuo netto di 920,00 euro in una polizza vita della durata di 10 anni, con un tasso tecnico dell'1% la prestazione iniziale sarebbe pari a 10.162,55 euro (ovvero a 9200,00 euro rivalutati dell'1% annuo composto, per 10 anni).
Ciò implica anche che più è elevato il tasso tecnico, più è elevata la prestazione iniziale, e viceversa, tuttavia un'assicurazione con tasso tecnico elevato non rappresenta sempre la soluzione migliore o più conveniente, dal momento che occorre considerare anche cosa avviene in fase di rivalutazione annuale.
Tali rivalutazioni tengono, infatti, conto dei rendimenti effettivamente ottenuti dalla gestione separata nel corso del contratto; ciò implica che una polizza vita in cui non è specificato il tasso tecnico, ha una prestazione aumentata in base alla retrocessione assegnata annualmente dalla compagnia (ossia la quota ottenuta dall'applicazione dell'aliquota di retrocessione al rendimento complessivo prodotto dalla gestione separata) mentre un'assicurazione dove è previsto un tasso tecnico riconosciuto in partenza, pur ottenendo comunque un rendimento annuo, vedrà quest'ultimo decurtato proprio dal tasso tecnico, riconosciuto inizialmente dal contratto.
Consolidamento dei risultati
Ultimo concetto che occorre tener presente quando si cercano di comprendere i meccanismi che regolano il calcolo del rendimento è il consolidamento dei risultati ottenuti dalla gestione. Ciò significa che il rendimento maturato anno per anno e assegnato alla contratto viene considerato come definitivamente acquisito e ceduto al cliente e non può subire effetti, anche negativi, derivanti dall'andamento che la Gestione Separata può subire negli anni successivi.
Il consolidamento dei risultati è sicuramente la garanzia finanziaria più importante perché fa si che i rendimenti della gestione separata siano retrocessi al cliente e vengano, in tal modo, definitivamente acquisiti da quest'ultimo. Tale garanzia va a rendere ancor più sicura una gestione che è complessivamente orientata a un rischio molto ridotto dal momento che la maggior parte degli investimenti sono fatti su titoli di stato e titoli obbligazionari in euro emessi da Fondi Sovrani di singoli Stati o da Fondi di Organismi Internazionali.